LA PREGHIERA DEL CUORE

ALLA RICERCA DI UNA “SINTESI” DELLA CULTURA TEOLOGICA EUROPEA?

Il contributo della spiritualità russa alla Chiesa
che “respira a due polmoni”

 

 

 

IL “CUORE” NEL PENSIERO TEOLOGICO
DI TOMÁŠ ŠPIDLÍK

Integrità di tutta la persona, punto d’incontro tra Dio e l’uomo, “luogo” di vere relazioni sul fondamento dell’amore trinitario.

Don Franco Nardin

La preghiera del cuore

Il pensiero teologico Spidlik affonda le sue radici inanzitutto sulla spiritualità del suo maestro Irénée Hausherr. Inoltre l’incontro con la spiritualità russa di Teofane il Recluso e il suo legame con l’evangelizzazione dei Santi Cirillo e Metodio, in una particolare simpatia verso l’Oriente cristiano, rende quanto mai manifesto sul piano teologico-spirituale un pensiero attuale e vivente per la Chiesa contemporanea che “respira a due polmoni”.

la preghiera del cuore - icona spidlikLa teologia del “cuore” di Tomas Spidlik, cerca infatti di formulare un pensiero spirituale, capace di ripresentare e di evidenziare i fondamenti principali del valore della persona e delle relazioni sul fondamento del Personalismo Trinitario, che trova nel “cuore” il simbolo e l’espressione più adatto per indicare la totalità e l’integrità della persona umana, “ sede della preghiera e dell’incontro tra l’uomo e Dio, ma anche con gli altri uomini”come ricorda il Papa Benedetto XVI nella sua omelia, alla cerimonia funebre del card Spidlik. In questo senso il cuore è il “luogo” dove avviene la conversione e la divinizzazione dell’uomo intero; luogo dove agisce lo Spirito di Dio, che conduce l’uomo a “diventare persona” capace di vere relazioni. In questo orizzonte la novità di Špidlík è di aver intuito l’importanza per i nostri tempi e per tutta la Chiesa, di una vera “cultura del cuore”, legata ai contenuti della teologia della Rivelazione. Il cuore diviene così l’organo più autentico della contemplazione spirituale e delle ispirazioni interiori. Da questo presupposto appare fondamentale per il teologo gesuita, l’importanza della “preghiera del cuore” presentata come un ideale valido per la mistica dell’Oriente e dell’Occidente Cristiano.

Inoltre la ricchezza e la profondità del pensiero di Spidlik, fanno riaffiorare l’importanza dei grandi temi della vita nello Spirito; ossia il discernimento, la cardiognosia e la paternità spirituale. Tutti questi temi mettono in evidenza il tratto più peculiare del suo pensiero: l’uomo immagine del “Dio personale” ha la capacità dell’intuizione spirituale ovvero di ascoltare la “voce di Dio” nel suo cuore.

La preghiera del cuore

la preghiera del cuore - Giovanni Paolo II e Tomas Spidlik

Incontro tra Giovanni Paolo II e Tomas Spidlik

Nel definire il cuore come “l’organo” della conoscenza e delle relazioni, Spidlik, esprime quindi l’urgenza di aprirsi a una epistemologia, intesa quale reale conoscenza della verità di fede e dell’esperienza di Dio, che aiuti l’uomo a una autentica e viva relazione con gli altri uomini. Questa capacità di relazioni favorisce “l’uomo spirituale” al dialogo tra le Chiese e le Religioni, e quindi di “cogliere” i significati spirituali all’interno delle diverse manifestazioni culturali, e di intuire, in ogni tempo, i “segni” che la Divina Provvidenza ci ha lasciato, a favore del dialogo fecondo tra tutte le culture e le religioni.

Si tratta, dunque, di una spiritualità efficace per l’antropologia e per la vita della Chiesa, e di un vero “metodo spirituale” di fare teologia (elaborato da Spidlik durante i suoi lunghi anni di studio sui tesori dell’Oriente Cristiano), che assume responsabilmente la propria visione organica, che passa dalla Bibbia alla liturgia, al dogma, alla vita spirituale, nel tentativo di cogliere il miracolo dello Spirito Santo presente e attivo nella vita della Chiesa.